lunedì 2 febbraio 2009

Obama alla Casa Bianca
E' giunto il momento di accommiatarci da George W. Bush. Personalmente non ne sentirò la mancanza anche se egli ritiene di aver lasciato un'America più sicura.Tuttavia, per certi versi, a partire dalle premesse, non sembra esserci con il neo inquilino un deciso taglio con il passato una inversione di tendenza che molti aspettano in grande stile.In base alle argomentazioni offerte dal neo presidente nel corso dlela sua compagna elettorale analizzerei i punti salienti dei temi "caldi" :
Sicurezza : rispetto ed ampliamento delle raccomandazioni della Commissione sull'11 settembre. Intende modificare il "Patriot Act" da egli stesso votato nel 2006.Tra gli altri progetti, quello di chiudere Guantanamo.
Sanità : notevole l'impegno a che tutti i bambini possano essere adeguatamente coperti dalla sanità pubblica; ardua la proposta che mira a fare accettare alle assicurazioni private qualsiasi richiedente (aziende coinvolte nella copertura sanitaria). Investirebbe in tecnologia nel tentativo di contenere i costi,
Tassazione : Aumento sui capital gains al 20% (oggi al 15%), contrasto ai furbetti che evadono o che eludono le tasse. Per chi guadagna oltre 250mila dollari l'anno è in programma l'aumento delle imposte, nel contempo sgravi per lavoratori, pensionati.
Fronte economico : Miglioramento della viabilità in generale con opere pubbliche attraverso investimenti. Sul ciclone mutui che si è abbattuto con violenza riverberandosi sul mondo intero, intende proporre una moratoria di 3 mesi sui pignoramenti, incoraggiando il prestito attraverso interventi statali agli istituti di credito.
Per ogni posto di lavoro in patria propone sgravi per 3000 dollari. Più rigore sulle norme del lavoro in ambito ambientale. Rinegoziazione del "North America Free Trade Agreement" (N.A.F.T.A.) a condizioni più vantaggiose.
Fronte energetico : Non esclude nuove centrale nucleari, appronterà un costoso piano per lo sviluppo di energie cosiddette alternative (sole, vento, cellule fotovoltaiche ecc.), opponendosi decisamente a nuove trivellazioni in Alaska. Vorrebbe limitare l'uso delle auto private, imponendo piùù severi limiti alle industrie per ridurre i gas-serra.

Medio Oriente : nel complicato ginepraio medio-orientale Obama potrà contare sul più forte alleato in quell'area e l'unica democrazia esistente : Israele. Per questo si muoverà affinchè qualunque accordo preservi nella sua integrità lo Stato ebraico con capitale Gerusalemme. Prevede anche aiuti al popolo Palestinese prostrato da anni di guerra e dall'ascesa al potere di Hamas.Per quanto riguarda la questione irachena, si è sempre detto contrario alle guerre stupide, lasciando intendere che a quelle "intelligenti" non rinuncerebbe. Tuttavia intende ritirarsi entro 16 mesi; ipotizza inoltre lo spostamento di notevoli forze militari da quell'area verso l'Afghanistan e nel contempo agire di forza sul territorio pakistano qualora questo paese non agisca enegicamente contro le sedi del terrorismo.La questione iraniana invece verrebbe trattata con più forza diplomatica, stante il fatto che l'Iran continua ad arricchire l'uranio "per fini civili".L'america è un grande Paese. Quello che accomuna tutti i Presidenti succedutisi è quello di possedere un forte attaccamento allo Stato ed alle sue istutuzioni ed alla sua gente. Talvolta questo forte sentimento nazionalista può modificare atteggiamenti che infondono ottimismo, tramutandoli in rassegnazione e disperazione. Buon (duro) lavoro Obama.

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